martedì 13 giugno 2017

Intanto in Germania... (ma il paese della corruzione siamo noi)

Fonte: de.toonpool.com

La più grande frode fiscale nella storia della Germania dal dopoguerra ad oggi.

La tocca piano il settimanale Die Zeit quando deve parlare dell'immenso bubbone di illegalità che sta emergendo nel paese. Lo scandalo Cum-Ex, come è stato ribattezzato, coinvolge almeno 40 banche tedesche, più un centinaio di istituti di credito internazionali, che avrebbero ottenuto dallo Stato rimborsi fiscali non dovuti per un totale che sfiora i 32 MILIARDI di euro.

Due i meccanismi alla base della truffa: il "Cum-Ex" ruota attorno all'acquisto di azioni con (cum) dividendi ed alla vendita di azioni senza (ex) dividendi nel periodo a ridosso del pagamento degli stessi, per ottenere attraverso cavilli contabili rimborsi fiscali multipli a fronte di un singolo pagamento di tasse. Il meccanismo "Cum-Cum" invece prevede il trasferimento short-term o il prestito di azioni di proprietà straniera a banche tedesche, le quali richiedevano un rimborso fiscale sui dividendi allo Stato, cosa che non sarebbe stata possibile agli investitori esteri.

Le prime denunce sui rischi di questi meccanismi in Germania risalgono al 1992, ma sono rimaste inascoltate almeno fino al 2012, quando il Cum-Ex è stato dichiarato formalmente illegale; per il Cum-Cum si è dovuto attendere il 2016. Ora la magistratura tedesca sta indagando sulle transazioni effettuate dal 2001 ipotizzando il reato di evasione fiscale. Secondo le stime, almeno 24,6 miliardi di euro sarebbero stati frodati con il Cum-Cum, e 7,2 miliardi con il Cum-Ex.

Davanti a questo enorme flusso di denaro che per oltre 15 anni è sparito dalle casse pubbliche tedesche, stupisce che nessuna autorità abbia pensato di iniziare delle indagini, innescate solo dalla caparbietà di una giovane assistente amministrativa dell'ufficio delle imposte, che ha subito anche delle minacce per il suo lavoro.

Lo scandalo sta avendo un notevole impatto visto che coinvolge istituti di credito come UniCredit/HypoVereinsbank, Commerzbank, WestLB, HSH-Nordbank ed ha già portato al fallimento della branca europea della canadese Maple-Bank. Secondo l'esperto di criminalità commerciale William Allison "si può dire che virtualmente tutte le principali banche tedesche sono state implicate in un modo o nell'altro".

Dunque la Germania sta scoprendo la più grande frode commerciale della sua storia. Sicuramente i media italiani, sempre attentissimi al tema frodi e corruzione, staranno dando adeguata copertura alla notizia, giusto?

Sbagliato.

A parte un articolo sul Fatto Quotidiano di domenica, e uno nella sezione Economia & Finanza de La Repubblica risalente al 2013, le maggiori testate nazionali hanno semplicemente ignorato questa vicenda. Silenzio totale anche sul fronte delle testate giornalistiche televisive.

Non sia mai che venga disturbata la narrazione ufficiale che vuole noi inevitabilmente corrotti, inetti, truffatori, e gli übermensch tedeschi sempre virtuosi, onesti e incorruttibili.

Fonti:



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