mercoledì 14 gennaio 2015

Grazie Presidente.


Grazie Presidente per tutto il lavoro svolto in questi nove anni,

Grazie per l'assoluta imparzialità dimostrata in ogni occasione, che l'ha resa davvero Presidente di tutti gli italiani, a prescindere dalle idee politiche;

Grazie per essersi fedelmente attenuto al mandato costituzionale;

Grazie per aver impedito lo svuotamento del sistema democratico, bloccando il tentativo di svincolare Senato e Province dal voto diretto dei cittadini;

Grazie per aver continuato con coerenza ad opporsi alla moneta unica, di cui lucidamente aveva già previsto l'insostenibilità nel lontano 1978;

Grazie per la forza con cui si è opposto al tentativo di deporre un governo democraticamente eletto a colpi di spread, e per le coraggiose parole con cui ha difeso l'indipendenza nazionale davanti alla vergognosa lettera-diktat di Bruxelles;

Grazie per averci evitato un governo tecnico, mantenendo saldo il principio della sovranità che, come recita l'articolo 1 della Costituzione, appartiene al popolo;

Grazie per aver difeso i diritti di pensionati e lavoratori;

Grazie per la lucidità con cui capì che abbattere il governo di Gheddafi in Libia avrebbe solo creato caos e devastazione per quel popolo, finendo oltretutto per danneggiare anche gli interessi italiani;

Grazie per aver capito che le "riforme strutturali" in un momento di debolezza dell'economia sono deleterie e non aiutano né crescita né occupazione.

Sono stati anni lunghi e difficili, ma ora potrà godere del giusto riposo e di maggior serenità. Ne approfitti, e lasci ad altri l'arduo compito di occuparsi della cosa pubblica. Lasci perdere le faticose aule parlamentari e lo sfibrante dibattito politico. Si riposi e si dedichi agli affetti.

Dopo tanto lavoro, non possiamo chiederle di più.

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