lunedì 5 gennaio 2015

Il clamoroso autogol dei Vigili urbani di Roma


Tra le notizie più gettonate in questi primissimi giorni di 2015 c'è quella della megaepidemia che avrebbe tenuto a casa ben 8 vigili urbani di Roma su 10 la notte di Capodanno. Mi pare opportuno sottolineare due semplici elementi:

1- La clamorosa diserzione dei vigili urbani non c'entra niente con l'assenteismo, ma somiglia moltissimo ad un tentativo (sbagliato, sbagliatissimo) di protestare contro una situazione lavorativa e contrattuale sempre più difficile;

2- Con il loro gesto opinabile ma tutto sommato comprensibile, i vigili urbani romani hanno segnato una clamorosa autorete, che verosimilmente risulterà fatale circa le speranze che le loro istanze vengano accolte.

Le motivazioni dei Vigili
I vigili urbani della Capitale sono in agitazione da anni, e molte sono le cause: la mancata riforma della polizia locale che avrebbe dovuto fare chiarezza sull'inquadramento di questi funzionari (attualmente sono considerati come impiegati qualsiasi, nonostante il loro lavoro sia per molti versi accomunabile a quello della polizia), la scelta del Sindaco Marino di nominare un Comandante "tecnico" estraneo al corpo dei vigili stessi, il cosiddetto piano anticorruzione voluto dal Comandante Clemente che prevede massicci spostamenti territoriali del personale, il contratto bloccato da otto anni e, non ultima, la vexata quaestio del nuovo contratto decentrato che elimina le indennità accessorie e introduce nuovi criteri di flessibilità e valutazione della produttività. A ragione o a torto, i vigili urbani di Roma si sentono sotto attacco e reagiscono manifestando il proprio disagio.

La posta in gioco
Molto più che le beghe relative al Comandante o alla turnazione territoriale, il piatto forte della questione è il contratto decentrato, che va nella stessa direzione del Jobs Act approvato per il settore privato e sembra l'antipasto di ciò che toccherà ai dipendenti pubblici nel prossimo futuro: una potente compressione del costo del lavoro diretta (tramite tagli agli stipendi) o indiretta (ad esempio aumentando il carico di lavoro per singolo dipendente). D'altra parte che i lavoratori italiani, pubblici o privati, debbano rassegnarsi a lavorare di più guadagnando di meno è fuor di dubbio e fa parte del prezzo da pagare al moloch della moneta unica: se devi rimanere competitivo e non puoi svalutare la moneta, devi svalutare il costo del lavoro. Il Jobs Act va esattamente in questa direzione, il contratto decentrato approvato a Roma va in questa direzione, e c'è da star certi che anche la prossima riforma Madia della Pubblica Amministrazione seguirà lo stesso solco. Si tratta di cambiamenti odiosi, che impoveriscono il ceto produttivo medio-basso, ma che possono essere trasformati agli occhi dell'opinione pubblica in operazioni sacrosante attraverso la costruzione di un apposito frame: proprio quello che i vigili urbani di Roma, con la loro protesta, hanno finito per rafforzare.

L'autogol dei Vigili
Con i fatti di Capodanno, i vigili urbani della Capitale non solo hanno segnato un autogol, ma lo hanno fatto servendo un assist clamoroso alla squadra avversaria. Basta fare un giro per i social network o parlare con una persona qualsiasi per capire che la percezione delle motivazioni che hanno portato alla protesta è pari a zero, e tutto il caso viene visto come l'ennesimo episodio di assenteismo dei soliti statali fannulloni. Mi è capitato di sentire questo ragionamento anche da dipendenti statali stessi! Ben lontani dal sensibilizzare la cittadinanza sui propri problemi o dallo spaventare l'amministrazione capitolina, i vigili romani sono diventati il bersaglio perfetto per una campagna di diffamazione del pubblico impiego (che di suo, c'è da dire, non fa molto per farsi amare) condotta in modo martellante su tutti i media: non a caso dopo i vigili di Roma, la stampa ha fatto a gara per mettere alla gogna i netturbini di Napoli, gli autisti di Bari e via dicendo.
Si potrebbe desiderare un clima migliore per introdurre il Jobs Act del pubblico impiego?

Come volevasi dimostrare...

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